Per l’interpretazione di questo classico dei primi italiani preparo anzitutto tre dischi di pizza, uno con salsa di pomodoro di San Marzano DOP, l’altro con salsa di basilico e l’ultimo con mozzarella di Bufala Campana DOP. Preferisco questo tipo di mozzarella a quella Fiordilatte perché la trovo più consistente e con un sapore che si armonizza meglio nell’evocazione delle Lasagne della tradizione. Il quarto disco – con pangrattato di pizza e Grana Padano – l’ho studiato per conferire quella croccantezza che la prolungata cottura al forno produce negli strati superiori delle teglie. Si tratta di infornare dei dischi di semplice pasta di pizza ed estrarli belli cotti, farli essiccare per 24 ore a una cinquantina di gradi e sminuzzarli nel mixer fino ad arrivare ad una consistenza granulosa piuttosto grossolana.