Nel 1668, il giovane monaco Pierre Perignon ottiene l’incarico di procuratore dell’Abbazia benedettina di Hautviller, e fa prosperare il patrimonio dell’abbazia, primo tra tutti i suoi vigneti.
Fino alla sua morte, nel 1715, egli non tollera alcuna deviazione dalla sua ricerca di perfezione per creare “il miglior vino del mondo”, come scrive lui stesso nel settembre del 1694. L’eccellente reputazione del “vino di Padre Perignon” arriva alla corte di Versailles e a Sua Maestà il Re Sole. Difficile competere con questo heritage, ma Piedigrotta ci prova, sfoderando il meglio del suo repertorio di pizze innovative abbinate agli Champagne Dom Perignon.
La classica pasta ripiena di Mantova reinterpretata, con zucca croccante, fondo di basilico, bocconcini affumicati di Andria e amaretto
Pasta di pizza alla piastra con mozzarella, wurstel di pomodoro semi secco e scamorza a cubetti, con maionese di pomodoro e di basilico
Tagliatelle di pizza con cioccolato su fondo di latte di cocco, basilico e cubetti di calamari di Manfredonia alla brace
Millefoglie di pizza con mousse di pastiera napoletana e basilico
Pizza con cioccolato riserva, rum e basilico
La serata si completa con musica classica dal vivo eseguita dal maestro Massimo Giuntoli su un clavicembalo di Bizzi, pezzo ricostruito sulla base di un importante originale che si trova alla Russell Collection di Edimburgo.